Addestramento nei call-center delle truffe – RAI – FarWest

Truffe agli anziani

Truffe agli anziani. A Limassol, città cipriota diventata epicentro di un sofisticato sistema di frodi internazionali, il giornalista Andrea Sceresini si è infiltrato sotto copertura per documentare le dinamiche interne di un call center specializzato in raggiri telefonici.

Durante la sua indagine, ha raccolto la testimonianza di un ex truffatore, che ha raccontato di aver guadagnato fino a 8.000 euro al mese prima di pentirsi, colpito dal rimorso per aver convinto un’anziana a svuotare il proprio conto bancario.


Nel secondo giorno di lavoro, Sceresini ha assistito a una sessione di formazione in cui venivano insegnate tecniche di pressione psicologica per manipolare le vittime. Ha continuato a registrare con una telecamera nascosta, fino a quando gli è stato chiesto di passare all’azione e iniziare a contattare personalmente i bersagli.


📹 Il video dell’inchiesta è disponibile: https://youtu.be/DT65QjJr2o0 RAI – FarWest 13/06/2025. Condivisione a scopo informativo e di discussione pubblica.



Truffe agli anziani: il fenomeno globale e il caso di Limassol

Le truffe agli anziani rappresentano una delle forme di criminalità più subdole e in rapida espansione a livello internazionale. Secondo le ultime statistiche, ogni anno milioni di persone over 65 cadono vittime di raggiri telefonici, informatici o finanziari, con perdite economiche che si contano in miliardi di euro.

Tra i luoghi simbolo di questo fenomeno, Limassol, città cipriota affacciata sul Mediterraneo, è diventata negli ultimi anni l’epicentro di un sofisticato sistema di frodi internazionali, dove call center illegali operano nell’ombra, sfruttando la vulnerabilità delle persone più anziane.

Il meccanismo è semplice quanto spietato: gli operatori, spesso giovani reclutati con la promessa di guadagni facili, contattano le vittime spacciandosi per funzionari di banca, operatori sanitari o addirittura parenti in difficoltà.

L’obiettivo è sempre lo stesso: carpire dati personali, convincere a effettuare bonifici o a svuotare conti correnti. Limassol, grazie alla sua posizione strategica e a una legislazione finanziaria permissiva, è diventata la base operativa di numerose organizzazioni criminali specializzate proprio nelle truffe agli anziani.


Come funzionano le truffe telefoniche agli anziani: tecniche e dinamiche

Le truffe telefoniche agli anziani si basano su tecniche di manipolazione psicologica studiate nei minimi dettagli. Durante la sua indagine, il giornalista Andrea Sceresini ha documentato come, all’interno dei call center di Limassol, vengano organizzate vere e proprie sessioni di formazione per insegnare ai truffatori come instillare paura, urgenza e fiducia nelle vittime.

Le strategie più diffuse includono:

  • Falsa identità: il truffatore si spaccia per un familiare, un medico o un funzionario pubblico, sfruttando la buona fede e la solitudine delle persone anziane.
  • Creazione di urgenza: si inventano emergenze (un nipote in prigione, una multa da pagare immediatamente, un conto bloccato) per indurre la vittima ad agire senza riflettere.
  • Isolamento della vittima: si chiede di non parlare con nessuno, nemmeno con i familiari, per evitare che il raggiro venga scoperto.

Sceresini ha assistito in prima persona a queste dinamiche, registrando con una telecamera nascosta le istruzioni impartite ai nuovi reclutati. Il modus operandi è standardizzato e mirato a colpire le fasce più deboli della popolazione, spesso digitalmente impreparate e più inclini a fidarsi del telefono come mezzo di comunicazione “sicuro”.


L’inchiesta di Andrea Sceresini: sotto copertura in un call center di truffatori

L’inchiesta condotta da Andrea Sceresini per il programma FarWest di RAI ha portato alla luce il volto nascosto di questo fenomeno. Il giornalista si è infiltrato in uno dei call center di Limassol, vivendo in prima persona la realtà di chi ogni giorno tenta di raggirare persone innocenti.

Nel corso del secondo giorno di lavoro, Sceresini ha partecipato a una sessione di addestramento in cui venivano illustrate le tecniche più efficaci per truffare gli anziani. Gli operatori venivano istruiti su come modulare la voce, quali parole usare per creare empatia e come superare le resistenze delle vittime. Il momento più critico è arrivato quando gli è stato chiesto di passare all’azione e iniziare a contattare personalmente i bersagli. Un’esperienza che ha messo in luce non solo la freddezza con cui vengono pianificate queste frodi, ma anche la disperazione di chi, una volta entrato in questo giro, fatica a uscirne.

L’inchiesta, trasmessa il 13 giugno 2025, ha scosso l’opinione pubblica, mostrando il lato umano di un problema spesso sottovalutato. Il video, disponibile qui, ha contribuito ad accendere i riflettori su un fenomeno che, purtroppo, continua a mietere vittime in tutta Europa.


La testimonianza di un ex truffatore: guadagni facili e il peso del rimorso

Uno degli aspetti più toccanti dell’inchiesta è la testimonianza di un ex truffatore, che ha raccontato di aver guadagnato fino a 8.000 euro al mese grazie alle truffe agli anziani. Il giovane, oggi pentito, ha descritto il momento in cui ha realizzato la gravità delle sue azioni: il giorno in cui ha convinto un’anziana signora a svuotare il proprio conto bancario, lasciandola senza risorse.

“All’inizio pensavi solo ai soldi – ha confessato – poi ti rendi conto che dietro ogni numero di telefono c’è una persona, una vita, una famiglia. Il rimorso ti divora”. La sua storia è emblematica di come molti ragazzi vengano attratti da queste organizzazioni criminali con la promessa di facili guadagni, senza rendersi conto delle conseguenze umane delle loro azioni.


Truffe agli anziani: come riconoscere e difendersi dalle frodi telefoniche

Prevenire le truffe agli anziani è possibile, a patto di conoscere i segnali d’allarme e adottare alcune semplici precauzioni:

  • Diffidare delle chiamate inaspettate: nessun ente serio chiede dati personali o soldi al telefono.
  • Verificare sempre l’identità: in caso di dubbio, riagganciare e chiamare direttamente il numero ufficiale dell’istituto o della persona che dice di rappresentare.
  • Non fornire mai informazioni sensibili: codici, password o dati bancari non vanno mai comunicati a sconosciuti.
  • Parlarne con familiari o amici: spesso, confidarsi con qualcuno può aiutare a riconoscere una truffa in corso.

Le istituzioni, da parte loro, stanno intensificando le campagne di sensibilizzazione e i controlli, ma il fenomeno delle truffe telefoniche agli anziani richiede una collaborazione attiva da parte di tutti: famiglie, forze dell’ordine e media.


Il ruolo delle istituzioni e l’impatto mediatico dell’inchiesta

L’inchiesta di Sceresini ha avuto un forte impatto mediatico, contribuendo a portare all’attenzione delle autorità la necessità di interventi mirati. A Limassol, le pressioni internazionali hanno spinto le istituzioni locali a stringere i controlli sui call center sospetti, mentre in Italia e in Europa si moltiplicano le iniziative per proteggere gli anziani dalle frodi.

Il video dell’inchiesta, diffuso con finalità informativa, ha acceso un dibattito pubblico fondamentale, dimostrando come il giornalismo d’inchiesta possa essere uno strumento potente per smascherare le ingiustizie e proteggere i più vulnerabili.


Conclusione Le truffe agli anziani sono una piaga sociale che richiede attenzione, prevenzione e azione concreta. L’inchiesta di Andrea Sceresini a Limassol ci ricorda che dietro ogni frode c’è una vittima, una famiglia, una comunità. Solo attraverso la consapevolezza e la collaborazione sarà possibile arginare questo fenomeno e tutelare chi è più esposto al rischio.


Domanda per il lettore: Ti è mai capitato di ricevere chiamate sospette? Come hai reagito? Condividi la tua esperienza nei commenti

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *